è una giovane studentessa di Perugia e vive in un residence per studenti. E’ musulmana e porta il niqab, il velo che copre viso e bocca ma non gli occhi. E’ una scelta, nessuno glielo ha imposto. E. studia con passione e ha molte ambizioni, molti progetti per il futuro. E. racconta che un giorno al rientro nel residence va dal direttore, che le chiede di togliere il velo per identificarsi. Lei si rifiuta. Ne nasce un alterco. E. chiama la polizia che arriva e torna la calma. Ma da lì a poco molti giornali racconteranno la storia. Tra questi il Giornale, che però fa una cronaca che E. contesta. Nell’articolo E. viene presentata come colei che avrebbe dato vita allo scontro e che avrebbe agito mossa dal suo fanatismo islamico. contesta questa versione. Si sente offesa, umiliata, ridicolizzata. Non è una fanatica, non voleva aggredire nessuno, non è ostile contro nessuno. Vuole solo essere rispettata per le sue scelte religiose. Molti amici e conoscenti leggono l’articolo. Lo legge anche l’imam, alcuni compagni di corso, amiche che si trovano anche lontano da Perugia. E. cade in uno stato di profonda sofferenza. Non vuole parlare, non risponde al telefono, si sente umiliata. Finché decide di citare per diffamazione il Giornale. La causa ha un costo però. Bisogna pagare la mediazione, poi i costi per la causa, gli avvocati ce devono difenderla, organizzare tutte le prove, rispondere colpo su colpo agli avvocati de il Giornale. Lei è solo una studentessa, non lavora ancora ma non vuole demordere, non vuole arrendersi. E. vuole che il suo caso sia un esempio, vuol dare coraggio a non subire le offese, la sua è una battaglia più grande contro l’islamofobia, contro il pregiudizio, contro la paura. E. si è rivolta a visJustice per chiedere aiuto economico, per poter pagare una difesa adeguata, avvocati specializzati. conta con l’aiuto delle persone di farcela, per ottenere giustizia e per creare un precedente che serva a tutti. E. ha imparato da questa sua brutta esperienza che in generale e per tutti i musulmani sia importante impegnarsi sempre per la parità dei diritti, contro l’islamofobia, i pregiudizi, l’intolleranza.