Separazione e divorzio: dal 1° marzo 2023 le regole.

Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.

Ti potrebbero interessare

Perché un crowdfunding per le spese legali?
Progetti sociali
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
La sfida di E. contro l’islamofobia.
Discriminazione
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
La battaglia dei sinti di Gallarate.
Diritti umani
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
Decreto lavoro 2023: cosa prevede in 21 punti
Diritto dei lavoratori
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
Separazione e divorzio: dal 1° marzo 2023 le regole.
Divorzio
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
46 donne morte bruciate in un carcere in rivolta
Diritti umani
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.
MI CURO DI TE, IL SUCCESSO DELLA NONA EDIZIONE
Difesa dell’ambiente
Dal primo marzo 2023 saranno in vigore le nuove regole che normano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministra della Giustizia del governo Draghi, Marta Cartabia. Una riforma complessa, che - proprio come richiesto dall’Europa anche nel merito dei programmi di spesa del Pnrr - ha come obiettivo quello di rendere più veloci e semplici queste pratiche, accorciando così i tempi dei processi. Con le nuove disposizioni, quindi, cambia la scansione delle fasi processuali e l’organizzazione dell’attività della difesa, che dovrà concentrarsi prima della prima udienza.   UN UNICO ATTO —   Commenta per primo La prima novità riguarda il fatto che con un unico atto sarà possibile fare richiesta di separazione e divorzio giudiziale. Diversamente da quanto accadeva finora, l'atto dovrà già essere completo di ogni domanda, eccezione, prova e richiesta riconvenzionale fin da subito. Inoltre, per ottenere il divorzio, la sentenza di separazione sullo status dovrà essere passata in giudicato.

Link alla campagna

×