46 donne morte bruciate in un carcere in rivolta

La rivolta nel carcere di Támara, in Honduras, dove 46 donne sono morte durante gli scontri violentissimi fra le bande criminali “Barrio 18” e “Mara Salvatrucha”. La maggior parte delle detenute sono morte bruciate in un incendio e altre per ferite d’arma da fuoco. Il presidente Xiomara Castro ha licenziato il ministro della sicurezza, accusando le autorità carcerarie di "acquiescenza" nel corso dei disordini, attribuiti alle bande criminali, con numerosi referenti nelle prigioni del Paese centroamericano. Pamela Ruiz, esperta di una ONG transnazionale che svolge attività di ricerca in materia di conflitti violenti, Crisis Group, ha detto che è stato il quarto incidente di massa nelle carceri honduregne del 2003, ma il primo in un penitenziario femminile. Il tasso di omicidi più alto al mondo. Il presidente Castro ha ripristinato il controllo militare nei penitenziari, facendo un passo indietro rispetto alle promesse di mettere la polizia civile a capo del sistema penale. L’Honduras, in generale, è considerato un paese assai pericoloso e il tasso di omicidi è uno dei più elevati del mondo. La criminalità è legata all'azione delle 'madras', bande armate che gestiscono e controllano il traffico di stupefacenti e quello delle estorsione di denaro. Gli attacchi a mano armata prendono di mira principalmente gli honduregni.

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